Neurotrasmettitori

Queste molecole sono fondamentali per trasmettere informazioni da una cellula nervosa all’altra: ognuno di essi ha proprietà specifiche perché quando viene rilasciato da un neurone, attiva nel neurone successivo dei punti ben precisi, che a loro volta innescheranno risposte definite. Esattamente come nel video sottostante ogni mattoncino (neurotrasmettitore) può inserirsi solo nella forma che gli corrisponde, e il corvo se ne rende conto, provando fimo a trovare la giusta corrispondenza tra mattoncino=neurotrasmettitore, e cavità=recettore.

I neurotrasmettitori traducono fisicamente i nostri stati d’animo, possiamo quindi avere carenza o eccesso a seconda di quali stati d’animo viviamo cin maggior frequenza, e viceversa, la carenza/eccesso di un. neurotrasmettitore può condizionare il modo in cui ci sentiamo e ci poniamo nella vita, aldilà delle circostanze.

Ad esempio, potresti svegliarti con una sensazione di apertura verso la giornata e di ottimismo, anche dovendo alzarti per andare in un ambiente di lavoro poco attraente, e riuscire a trovare in quel luogo aspetti costruttivi per quello che ti interessa nella tua vita.

In questo caso la serotonina è presente in giusta quantità nei tuoi collegamenti tra neuroni e potresti trarre qualcosa di buono anche nell’apparente ostilità del terreno.

Oppure potresti svegliarti con ottimismo, ma non trovare poi qualcosa per cui valga la pena di attivarti, lasciando così infruttuosa un’energia inizialmente valida. Qui probabilmente è la dopamina a scarseggiare, oppure ad essere liberata solo nell’utilizzo di dispositivi elettronici, quindi in un modo sostanzialmente passivo, per cui il sistema nervoso, assuefatto alla facilità di avere dopamina usando i social media, non percorre altre strade per avere gratificazione.

Se invece ti capitasse di non riuscire a staccare la mente, di stenderti per riposare ma il cervello continuasse a girare a mille, o magari ad addormentarti per svegliarti dopo mezzanotte, nell’impossibilità a riprendere sonno: ecco allora una possibile carenza di GABA, la molecola mediatrice di un sonno profondo e rigenerante.

Questi esempi riguardano la soluzione fisica, attraverso l’uso di integratori vitaminici, enzimatici e minerali, oli essenziali e altro; in concomitanza, o in sostituzione, il trattamento potrebbe riguardare la sfera psichica o essenziale.

In ogni caso, a partire dal disagio manifestato, procediamo nell’esplorazione chiedendo via via al sistema che costituisce la persona quali sono le priorità e in che ordine andranno soddisfatte.

Per tornare a sorridere col cuore.