La stanza delle necessità: meditazione per sciamani urbani

Meditazione Via della Gentilezza

La meditazione di questa settimana ci porta in uno spazio di risorse, un’interfaccia tra noi e la matrice, tra noi e la coscienza collettiva non solo terrestre.

Questa dimensione è la rappresentazione della nostra innata capacità di metterci in relazione con il campo informato, di captare e trasmettere vibrazioni di significato, di essere informazione.

La stanza delle necessità è un luogo fondamentale nelle vicende di Harry Potter, che si manifesta solo quando c’è l’intenso desiderio e bisogno di risolvere una situazione che sta a cuore in modo particolare: noi possiamo frequentarla anche in assenza di questo pathos, ricordando però che ciò che auspichiamo si manifesta più facilmente quando è collegato ad una presenza di cuore, ad un sentimento profondo.

Dal punto di vista scientifico (ecco un bel salto quantico!), gli studi di epigenetica e meccanica quantistica ci dicono che il DNA è un’antenna e che esso modifica le informazioni per la regolazione del nostro comportamento e del nostro corpo (così come del comportamento e del corpo di coloro che da noi discenderanno), in funzione di stimoli ambientali percepiti coscientemente, ad esempio la musica, o recepiti a livello inconscio, ad esempio onde elettromagnetiche.

Le informazioni si modificano anche con l’uso di abilità interiori a volte sopite, ma sempre presenti e disponibili.

Andiamo allora a trovare lo spazio protetto in cui occuparci del nostro benessere, attingendo a queste qualità sempre pronte a manifestarsi, se solo permettiamo loro di emergere.

Ci troviamo su Skype alle 21,10 per la verifica della connessione; la meditazione comincerà alle 21,15.

Per partecipare al cerchio di meditazione puoi scrivermi all’indirizzo Skype: dr.a.cacciari o inviarmi una mail info@alessandracacciari.it, entro le 20 di giovedì 11 giugno

L’iniziativa è gratuita e sono benvenute tutte le persone che abbiano voglia di arricchire l’energia del cerchio con la loro presenza unica e insostituibile.

Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.
(San Francesco d’Assisi)