Sentirci a casa: laboratorio di armonia polivagale

Oggi ti racconto una storia dal titolo: “La vita è relazione”

Come comincia

Nasciamo con un meraviglioso strumento per interagire con noi stessi, con l’ambiente, con le persone.

Questo strumento, il sistema nervoso autonomo, viene condizionato a generare comportamenti automatici, velocissimi, in risposta a stimoli esterni di accoglienza, amorevolezza, sicurezza, oppure minaccia, pericolo, aggressione. Perché la sua missione è garantire in primis la nostra SOPRAVVIVENZA, in secundis il nostro BENESSERE.

In base alle esperienze che via via si accumulano nella vita di ognuno di noi (oltre a quelle, come sappiamo, vissute da antenati, senza limite di antichità), disegnano quello che chiamiamo personalità: cerchiamo di adattarci all’ambiente culturale in cui siamo venuti al mondo, con l’intenzione di coltivare ed esprimere le nostre qualità innate. Spesso però ci sentiamo prigionieri di comportamenti che non riusciamo a gestire e che sentiamo come limitanti o francamente sabotanti.

Vediamo come i tre porcellini (quelli della fiaba giunta fino a noi dalla tradizione orale), possano rappresentare le parti che compongono questo sistema: il sistema Ventro-vagale, il sistema Simpatico, il sistema Dorso-vagale. Come da disegno, collaborano strettamente per quello che è lo scopo fondamentale: la nostra sopravvivenza e, ancora meglio , il benessere.

Come prosegue

Ben presto però Simpatico e Dorso-vagale sorridono meno, il mondo non è così sicuro come credevano, sembra proprio che la giungla primordiale sia ovunque, e sono sempre pronti a rifugiarsi nelle protezioni che riescono a costruirsi: la casa di paglia e la casa di legno.

(immagini disegnate da Esther Diana)

Invece Ventro-vagale pensa, sa, che la vita può essere interessante e piacevole, e cerca di trovare, generare, momenti di benessere, di piena consapevolezza di essere nel posto giusto e al momento giusto. E costruisce con calma la sua casa, mattone dopo mattone, esperienza di sicurezza dopo esperienza di sicurezza; quando il sistema non è sommerso dall’attività di sopravvivenza.

Rifugiarsi nella casa di paglia o in quella di legno, infatti, non dà sicurezza, bisogna sempre stare all’erta ed essere pronti a fuggire, a lottare, o a spegnersi svenendo o disconnettendosi dal troppo che ci aggredisce o ci ignora.

A questo punto comprendiamo che potrebbe aver senso considerare quello che può offrirci Ventro-vagale, anche se lo avevamo ritenuto, fino a quel momento, un noioso e lento pedante.

Così Dorso-vagale e Simpatico arrancano fino alla casa di mattoni di Ventro-vagale, che è solida e sicura, qualunque sia la tempesta, e collaborano con il padrone di casa per trovare altri mattoni, ampliare la dimora e godersela.

Da quel momento Dorso-vagale e Simpatico si sentiranno al sicuro, al servizio non solo della necessità di sopravvivenza, ma anche del desiderio e diritto al benessere, guidati dall’orientamento di Ventro-vagale.

Nel nostro incontro ci occuperemo proprio dell’allenamento ad utilizzare Ventro-vagale, aggiungendo nuovi mattoni alla sicurezza che abbiamo costruito finora, in modo che Dorso-vagale e Simpatico possano esprimere al meglio le loro abilità nel benessere: riposo, buona digestione, rilassamento, attività fisica, giocosità, arte, sessualità e molto altro, tra cui il sentirsi a casa: un sentirci a casa che viene da dentro, indipendentemente dal luogo e dalla situazione in cui ci troviamo.

Sabato 12 ottobre, dalle 10 alle 16,30.