Come possiamo mantenere una calma centratura nell’attuale contesto ansiogeno?
Ingredienti:
- Uno spazio aperto in cima alla collina
- L’energia ispiratrice della ruota di medicina
- La forza chiarificatrice degli Specchi esseni
- Il messaggio potente e delicato degli oli essenziali
- Le risorse che ognuno porta con sé, semplicemente essendoci
L’ambiente naturale amplifica la nostra connessione con la saggezza della coscienza collettiva, ci sostiene e facilita ricordandoci che siamo parte integrante di un tutto che sa: consapevolezza importante in una cultura che separa, divide e contrappone.
La ruota di medicina è un’antichissima geometria mutuata dalla cultura dei nativi americani, che costruisce uno spazio protetto e al tempo stesso stimolante per trovare nuovi modi di guardare a noi stessi e a ciò che accade: consapevolezza importante in una cultura che espone le persone a energie aggressive e destabilizzanti, sia psicologicamente che fisicamente.
Lo specchio esseno è uno specchio virtuale, in cui non ci guardiamo ma ci sentiamo: ogni specchio ci permette di riscoprire qualità dimenticate o sottovalutate, che convinceremo a restare con noi, nel quotidiano, anche con l’aiuto degli oli essenziali: consapevolezza importante per riconoscere le tecniche di manipolazione comunicativa di cui potremmo essere oggetto.
Unendo gli Specchi esseni alle Costellazioni sistemiche possiamo entrare più a fondo nel loro significato prezioso e trarne le comprensioni e le indicazioni utili per orientarci nel mondo: consapevolezza importante per mantenere la barra del timone nella direzione del benessere e dell’armonia, attraversando le inevitabili tempeste.
E poi il respiro, la centratura, la connessione dei tre cervelli: un’esperienza intensa e rispettosa dei tempi e dei modi di ognuno, per allenarci insieme nella nostra Palestra del Sentire autentico, e da qui trarre la forza di seguire la nostra strada, orientandoci a vivere il benessere anche quando veniamo compressi nella sopravvivenza.
Per saper riposare anche nell’incertezza.
Il bambino non impara che esistono i draghi perché è scritto nelle favole.
Il bambino sa già che esistono i draghi, ma legge nelle favole che
i draghi possono essere sconfitti.
(GK Chesterton)