Il continuum: meditazione per sciamani urbani

Nebulosa di Magellano

Questa settimana ti propongo un’esplorazione del continuum, uno dei termini con cui possiamo indicare l’energia potenziale in cui siamo immersi e da cui generiamo il nostro essere e la realtà in cui viviamo.

Anche se abbiamo letto e accolto l’idea di un continuum che tutto connette e di cui noi stessi siamo parte, nel quotidiano la percezione rimane quella di un vuoto, aria, uno spazio che separa, distanzia.

La comprensione immediata di questa discrepanza ci è donata dalla storiella con cui lo scrittore David Forster Wallace introdusse il suo discorso* ai neolaureati del Kenyon College (Ohio, USA), nel 2005:

“Ci sono due giovani pesci che nuotano e a un certo punto incontrano un pesce anziano che va nella direzione opposta, fa un cenno di saluto e dice: – Salve ragazzi. Com’è l’acqua? – I due pesci giovani nuotano un altro po’, poi uno guarda l’altro e fa: – Che cavolo è l’acqua?”

Wallace esordisce nel suo discorso con questo aneddoto per introdurre il concetto che gli sta a cuore: sapere che cosa pensare, aldilà della mentalità e della cultura correnti, una sorta di oceano in cui ci muoviamo seguendone le correnti, a volte senza renderci conto che esista.

La storia può essere utilizzata come metafora di altri aspetti della vita, dalla salute, alla pace, alla prosperità, e anche alla percezione del continuum; se ci consideriamo parte di questa matrice, diventano più comprensibili molte circostanze che riteniamo particolari, come le coincidenze, le sensazioni premonitrici o la consapevolezza, informazioni presenti istantaneamente in tutta l’immensità del campo del continuum, a disposizione di chi riesce a captarle.

Ad esempio, nel corso di una Costellazione Sistemica i partecipanti si pongono intenzionalmente in ricezione verso queste informazioni, che ognuno percepirà nel proprio modo attraverso sensazioni corporee, emozioni e sentimenti, pensieri, immagini. Vivendo l’esperienza a partire dallo spazio del cuore, con la mente al servizio di questa particolare intelligenza emotiva, tutto ciò che si manifesta viene accolto senza giudizio né morale, semplicemente nella disponibilità a trasformare ciò che può essere trasformato, e ad accogliere ciò che è con attitudine diversa rispetto a quanto fatto fino a quel momento.

Operando consapevolmente nel continuum non ci sono limiti di tempo e di spazio, per cui possiamo accedere ad informazioni cronologicamente o spazialmente lontane da chi sta occupandosi del tema specifico.

Il continuum è anche, come accennato all’inizio dell’articolo, una energia che potenzialmente può concretizzarsi seguendo un’intenzione, una possibilità di realtà, e qui entrano in gioco la nostra consapevolezza e chiarezza d’intenti. Il nostro desiderio di vivere secondo il sentire autentico. Ci siamo già occupati di questo aspetto durante alcune delle meditazioni precedenti.

Quindi, ci troviamo mercoledì 29 luglio, alle 21,25 per verificare la connessione Skype e per due chiacchiere, e cominceremo la meditazione alle 21,30. Termine alle 22 circa.

Indirizzo Skype: dr.a.cacciari

Adesioni entro le 20 di mercoledì 29; iniziativa gratuita e aperta a tutti.

*Il discorso integrale è pubblicato nella raccolta di racconti “Questa è l’acqua” pubblicata in italiano da Einaudi.

*https://it.wikipedia.org/wiki/Questa_è_l%27acqua

La foto di apertura ritrae una nebulosa, ed è l’immagine che ho trovato più simile alla mia percezione del continuum.